Fotobiografia - Amarcord"

Dalla splendida idea di Desy di recuperare le sue vecchie (vecchie per quanto lo possono essere riferite a lei, quindi giovanissime...) foto per digitalizzarle e farcele vedere, prendo spunto per questo post che sarà necessariamente lungo e lento nella sua costruzione, ma che alla fine (ma anche al principio) vi farà conoscere, per immagini, un pò di più del mio passato.
Voglio immaginarlo raccontato come lo si può raccontare ad amici che vengono a trovarti una sera d'inverno e dopo cena ci si mette sul divano al calduccio del camino e si sfogliano gli album di foto insieme, quasi a volerli fare partecipi di momenti in cui loro mancavano ma che ora vuoi rendere momenti comuni per tutto il gruppo.

Le sere d'inverno sono buie e lunghe, fuori il vento si fa freddo. C'è legna per il cammino, castagne pronte ad arrostire e una brocca di vino caldo speziato. Richiamo di civetta, risposta di volpe. C'è spazio davanti le fiamme per tutti... siamo pronti Salvatore, raccontaci.

La mia prima apparizione fotografica risale al luglio del 1961, avevo tre mesi ed in braccio a Papà prendevo i primi raggi di sole sulle spiagge intorno a Napoli, Torregaveta, Lucrino, Bacoli, Capo Miseno, Baia, nel corso degli anni conoscerò tutte queste zone di mare con lunghissime estati trascorse lontano dalla città.
All'inizio si affittava la cabina, ci si alzava prestissimo per andarla a prenotare, Papà percorreva i circa trenta chilometri, prendeva la migliore, vista mare, poi tornava indietro a prenderci tutti, intanto mamma aveva preparato il primo e il secondo, come primo quasi sempre un piatto di maccheroni col sugo di cui ancora ricordo il sapore, era per me il sapore legato al mare, alla vacanza.

Mi sembra di assistere ad un film classico d'epoca. Un viaggio alla scoperta non solo di un amico carissimo, ma anche di un luogo e un tempo che fanno parte di te. Vai che ti seguo .

Sottolineo:"d'epoca" ! Valà Salvatur è proprio tenera questa tua apparizione !!! E non aspetto altro che seguire tutte le tue "peripezie": del resto, se pur ogni tanto ci racconti qualche frazione del tuo passato...con il reportage fotografico sarà tutta un'altra cosa!

ma guarda che patuffolo che eri!!!!!!
certo che è impressionante..alcuni tratti sono tali e quali a oggi!!!!!
e un al babbo sorridente,orgoglioso del figliolo!

Hai proprio ragione, Andrea, un babbo sorridente e orgoglioso, come se si trattasse del suo primo figlio, invece............ero il quinto!
E non sarei stato l'ultimo, dopo quattro anni arriverà la mia sorellina, sesta ed ultima della famiglia.
Ma a questo punto, come nei migliori racconti che a volte con flashback tornano indietro nel tempo, ecco una immagine dei miei quattro fratelli otto anni prima, era circa il 1953:

Senza dubbio erano altri tempi, si era usciti da una guerra, i miei si erano sposati senza unirsi, passeranno ancora due anni prima di poter dare pienezza al loro matrimonio, le foto dal campo all'inizio riprendevano mio padre sorridente ed in carne:



Col passare del tempo le immagini diventano meno piacevoli, l'aspetto serio ed infine emaciato fa ben comprendere come era cambiata la situazione:



Era di stanza a Roma, in un battaglione motociclisti, ogni tanto inforcava il MotoGuzzi e con un viaggio di 200 chilometri faceva un salto a casa.

Intanto mia madre aspettava con fiducia che passasse la guerra, lavorava in una fabbrica bellica alla tornitura per preparare spolette da proiettili di obici:



Finalmente, eccoli insieme nel 1946, il mio primo fratello, Carmine, ha circa un anno, loro ne hanno 23 e 25, mo padre ha già fatto 4 anni di guerra, e a 23 anni ne dimostra ben di più, ma la speranza si affaccia nei cuori protesi con fiducia verso il futuro...a quell'età ne hanno già vissute tante, la disperazione della fame, chilometri a piedi per trovare un pezzo di pane o qualche mela, per non parlare di malattie e medicine da cercare disperatamente... come diceva il grande Eduardo nella sua opera "Napoli milionaria", :"Adda passà 'a nuttata", e finalmente la notte è passata, la grande speranza verso il futuro sono proprio i figli.

Leggo e guardo con pelle d'oca queste foto scolorite che urlano la loro storia di altri tempi, esperienze vissute non da sconosciuti, o interpretate da attori sullo schermo, ma ereditate e vissute fino in fondo da un carissimo amico.

incredibile! tua mamma nell'ultima foto: sei tu con i capelli!!! ma siete identici!!!!!!!!!!

Ancora un piccolo passo indietro, è l'occasione anche per me per rimettere in ordine le foto, disperse tra migliaia di diapositive (gli originali sono custoditi ancora gelosamente da mia madre, che sorpresa fu per lei poter vedere queste immagini riprodotte a grandezza naturale col proiettore, e sopratutto di sapere che in questo modo tutti noi potevamo averne copia).
Ecco quindi qualche altro scatto d'epoca, nei loro occhi si vede brillare la gioia di stare insieme:



e nel giorno del matrimonio il loro sguardo non è cambiato:

Ma torniamo al 1961 e rieccomi in braccio alla mamma:



Bisognerà attendere il primo compleanno per trovare altre foto, un gruppo abbastanza nutrito che ci ritrae al Bosco di Capodimonte, insieme ai fratelli, in una gita che rimarrà memorabile, mi dicono che mangiai tanta di quell'erba che di sera ebbi un febbrone spaventoso, già cominciava a piacermi la natura.....
Questa mi piace molto, con un papà in giaca e cravatta tranquillamente steso sull'erba e sorridente, come suo solito:



qui invece sono tra Ciro, Antonio, e Carmine:

Straordinario questa carrellata di immagini e di emozioni. Andrea ha ragione però, assomigli tantissimi a tua mamma!!!

Adoro vedere foto in bianco e nero, e soprattutto ascoltare delle storie piene di ricordi... Che bella la tua famiglia numerosa!!! Le ho sempre ammirate... Si tua madre ti assomiglia tanto! Continua Salatore!!

anche io sono rimasto stupito nel vedere la somiglianza con la mamma.

Sono ritratti del passato colmi di affetto e spontaneaità! Ti ringraziamo Salvatore di averci dato l'opportunità di ammirarli, hai avuto un'idea splendida!!!

direi che la mamma ha lasciato il marchio vedendo pure le foto degli altri 3!!!!!!!!!
siete tutti precisi
aspettiamo altre foto

Provo a riprendere il filo del discorso con un collegamento poco stabile.
Dalla nutrita serie di Capodimonte ne estraggo altre due, qui facevo esercizio di stare all'impiedi, appoggiandomi ad una delle tante palme del parco nei pressi della Reggia:

e qui ancora con mio fratello maggiore:

Gli anni successivi e le occasioni per le foto saranno quasi sempre scampagnate con grande gruppo familiare nell'interno della Campania, la provincia di Avellino, del beneventano, dove avevamo degli zii, nel casertano (ricordo con piacere quando andavamo da zio Emilio, omonimo e cugino di mio padre, a San Marzano, aveva un grande noccioleto, un orto con zucche enormi, degli alberi di fichi dove saliva a prendere i frutti con scale da capogiro, strette e lunghissime. Piante di basilico alte come me e, ovviamente, pomodori San Marzano.Mia madre preparava sempre la parmigiana di melanzane, che si sposava meravigliosamente con il pane a ruota della zia Giuseppina, la ricordo mentre si poggiava l'enorme pagnotta al petto e tagliava regolarissime fettone che tagliavamo a metà e riempivamo di parmigiana. Fichi in abbondanza e per finire ovviamente nocciole infornate.
E' vivida nella mia mente la scena del taglio del pane, il coltello che pericolosamente si avvicinava al petto florido a che lo lasciava ogni volta miracolosamente indenne. Di quella casa il ricordo olfattivo è invece legato al camino perennemente acceso, sempre pronto per cucinare qualcosa. Tornando a casa portavamo con noi sempre l'odore del camino, una specie di souvenir che durava il breve lasso di un giorno, per poi sfumare così come era arrivato.
Tornando alle scampagnate, una costante e quasi un motivo di vita indispensabile, l'evasione della domenica, verso i territori agresti e primigeni, ma sempre in giacca e cravatta:



e così, circondato da fratelli, zii, cugini e parenti vari, crescevo in questo grande gruppo che non perdeva occasione per ritrovarsi:

Il tuo racconto diventa sempre entusiasmante e ti seguo non solo con gli occhi e la mente, ma con tutti i sensi, godendomi anch'io l'odore del pane appena tagliato, il sapore della parmigiana, il calore del camino. Sto guardando un film documentario di una fetta di tempo e di spazio molto lontana dalla mia infanzia antitesi, come figlia unica isolata nella campagna inglese. Vai, vai...

ma....io le vedo solo ora....mamma mia sono proprio belle queste vecchie foto...e anche i tuoi racconti!!

incredibile...dopo la mamma,è la foto del fratellone maggiore a lasciarmi di stucco...IDENTICI!!!!!!!!
di la verità....siete fatti con lo stampino??????

Esatto, fatti con lo stampino, più o meno come i tuoi originalissimi interventi...