Cari amici di Naturalmente, vorrei qui mettere alcune foto di quando sono stato a Fuerteventura, una delle isole delle bellissime Canarie. E' stato 4 anni fa (mamma mia se passa il tempo..). Viaggio in aereo, accendendo illecitamente la telecamera riesco a fotografare la foce a estuario del Tago, il fiume principale del Portogallo:
Un bel cielo a piccole nuvolette con la lingua di terra probabilmente sabbiosa che divide il fiume dal mare; una lingua creata dai depositi del fiume che la corrente del mare porta verso l'alto della foto.
Arrivati all'isola, ci sistemiamo in un villaggio molto carino; qualcosa di turistico, nulla più, ma senza deturpazioni grosse all'ambiente naturale che, anzi, è stato rispettato. Qui per esempio c'è la spiaggia dietro l'albergo, larga più o meno 150 m dalle alture (destra) alla costa (sinistra)
E questo è quanto è larga la spiaggia, vista dalla duna che la precede, come in ogni classico esempio di geomorfologia; da notare che i puntini sono le persone!!
L'ambiente sulla duna, con tipica vegetazione da ambiente desertico
e ondulazioni della sabbia secondo onde perpendicolari alla direzione del vento, come succede meno vistosamente nella sabbia di litorali che digradano molto dolcemente; l'effetto fisico è quello del rotolamento dei singoli granelli di sabbia lungo i piccoli versanti, smontando e rimontando progressivamente piccoli accumuli longitudinali:
... e nell'entroterra:
versanti scavati da torrenti impetuosi che non riescono a essere assorbiti dal terreno esclusivamente vulcanico: l'acqua di questi wadi prende da subito una grande velocità e quindi una grande capacità di erosione
una bella pianta di ambienti desertici, fiorita:
e il tipico paesaggio che si presenta nel girare nell'entroterra: l'unico posto in cui abbia veramente ascoltato il silenzio, uno spettacolo incommensurabile.
Montagne erose da fiumi inesistenti per la maggior parte dell'anno, pietraie estese, qualche piccola pianta eroica che le colonizza e, nelle vallette tra i versanti, accumuli d'acqua sotterranea favoriscono la nascita di piccole oasi in cui si possono trovare arbusti di più grandi dimensioni o coltivazioni di agave, una delle poche risorse di quell'isola.
Nota antropica, la benzina costa la metà
: la Spagna ha infatti tolto le tasse dai carburanti e dalla maggior parte delle materie vendibili al dettaglio per agevolare il turismo.
strada scavata nella roccia:
e tra le pietre una piacevole sorpresa ha colto me e la compagnia di cui facevo parte nel viaggio. Da notare sullo sfondo che la pietraia è composta esclusivamente da basalti o andesiti (distinguibili gli uni dalle altre solo ad un'analisi chimica o spettrografica ai raggi x):
Andando nella parte geologicamente più giovane dell'isola cambia tutto: il paesaggio è molto più aspro (perchè meno eroso) e più nero (le colate laviche più recenti non sono ancora state "naturalizzate"). Alla fine risulta una terra veramente inospitale, e infatti è la parte meno antropizzata di Fuerteventura, ma regala l'emozione e la speranza di essere pochi esseri umani su questa Terra.
Ci si inoltra per strade sterrate (le uniche disponibili) in terre che ricordano videogiochi in cui si combatte invasori in terre di altri pianeti, composte da niente se non che da nuda roccia. Il paesaggio è veramente alienante per certi versi, e positivamente!!
Qui per esempio si vede P (mio papà, soprannominato Pi da tempo immemore) che impila una serie di sassi a imitare le due torrette che ha ai suoi fianchi: si narra che negli anni '70 ci fu nell'isola un raduno di molte migliaia di hippy che, come segno della loro presenza, non lasciarono costruzioni o cose che deturpassero la bellezza dell'isola, ma svariate migliaia di torrette di sassi alte non più di mezzo metro. Alcune invece resistono anche se alte più di 1m, ma sono molto rare:
E infine uno degli wadi di cui parlavo prima. Qui però ha eroso molto di più perchè la roccia è nuda; nella prima foto si vede scuro all'ombra di una nuvola, nella seconda è un po' più zoomato e con la nuvola che copre l'estremità in alto a destra, lasciando assolato il letto del fiume temporaneo.
Spero che questa mia carrellata di foto vi sia piaciuta