Ero convinto di aver inserito la notizia di questa mostra, ma non l'ho trovata da nessuna parte, quindi la ripresento:
dal 24 gennaio fino al 20 giugno 2010 a Forlì, presso il polo museale del convento di San Domenico, la mostra "FIORI" , natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh.
Una occasione unica per vedere stupende opere pittoriche di grandi artisti, da Van Eyck a Brueghel il Vecchio, da Gauguin a Van Gogh, a Monet e tanti altri.
Un turbinio di quadri aventi per oggetto tutti i fiori, in mille rappresentazioni diverse, da quelle didascaliche a quelle mitologiche, dai momenti di raccoglimento al florilegio della primavera.
Alcune delle opere lasciano a bocca aperta, noi oggi ci siamo andati, e quattro ore sono passate in un attimo, mi resteranno impresse le tre tele di Claude Monet, che in un primo tempo ho osservato da vicino e non mi avevano detto più di tanto, poi, per caso, da lontano mi sono ritrovato ad osservarle di nuovo e......che splendore!! Colori che avevano il riflesso dell'acqua, all'improvviso le tele sembravano finestre sui giardini rappresentati, ciò che da vicino era fermo e poco leggibile, visto da alcuni metri e per di più di traverso, rivelava tutta la sua magnificenza. Da sole queste tre tele meritavano il viaggio ed il costo della mostra! Ho fatto osservare le differenze anche a Carmen, che è rimasta sbalordita.
Ma poi tante altre sono state le sorprese, la scoperta di Cesare Majoli, un padre gerosolimitano che sul finire del '700 disegnò e catalogò migliaia di piante, insetti, pesci, uova, un infaticabile naturalista i cui libri sono tutti conservati a Forlì, ed alcuni presenti in questa mostra.
Veramente tantissime sono le opere che meriterebbero citazione, ognuna offre una emozione diversa, ognuna unica nel suo genere, il tratto di Michetti, nella fanciulla abruzzese, il tributo all'estate di Lawrence Alma Tadema, Boldini, la fiasca di Forlì, assurta a simbolo di questa mostra ed ancora non attribuita ad alcun pittore con certezza, il possente "funerale di Lidia" di Quarantelli, il piacevolissimo "Primi raggi" di Luigi Rossi (a tal proposito vi debbo raccontare che quando una mia collega mi ha portato il catalogo della mostra in ufficio per farmelo vedere, nel momento in cui sono arrivato alla pagina dove c'era questo quadro, nello stesso istante un raggio di sole ha illuminato la pagina, rendendo il quadro "vivo"!!! Non ho potuto fare a meno di correre a chiamare la mia collega e farle ammirare il "miracolo", veramente emozionante, ella stessa è rimasta molto colpita.
Un ultimo accenno ad un quadretto piccolo ma impressionante per come sono riprodotti fedelmente i riflessi degli argenti e del raso, per non parlare del vaso di ceramica: "mazzo di fiori con candelabro" di F.G. Waldmuller, semplicemente fantastico, anche Eleonora si è incantata a guardarlo, nonostante fossero trascorse già più di tre ore nella mostra...
Vabbè, basta, sennò vi racconto tutto....ma ci sono ancora decine e decine di quadri da vedere, se volete maggiori informazioni potrete guardare il sito ufficiale
QUI
Se potete, fateci un salto, ne vale veramente la pena!!