Dendrofobia

Svegliato dall'urlo insolente delle motoseghe, un noce antico che se ne va per sempre perchè le sue foglie cadevano anche sulla grondaia.

Mesi fa è stata la volta di due olmi cinquantenni in una altro cortile, ho sentito dei bambini imprecare malamente come vecchi, ma ero d'accordo con loro. E tutto nella legalità? Abbattuti perchè la casa ha cambiato di proprietà, ed erano ai margini della proprietà e tutt'altro che malandati.
Ci sono norme che dovrebbero vietare di decapitare gli abeti, per esempio. Certo, piantare un cedro a due metri dal muro di casa chiamandolo "piantina" non fa che peggiorare le cose, e poi , in casi come quest'ultimo l'abbattimento si rende anche necessario, ma lascia, minimo, perplessi.
Che dire delle crociate contro i filari di platani, tigli o che altro ai lati delle strade? Neanche lì evidentemente possono stare? Che siano pioppi o alberi di Giuda, uccisi con chili di sale messo apposta sulle radici?
Mi faceva sorridere l'affannarsi per raccogliere le foglie secche dalla strada, come fossero rifiuti radioattivi. Dalle foglie non nasce l'humus? No, tutto nella raccolta rigorosamente inifferenziata! La punta dell'iceberg!
Oltralpe, si vedono vecchi alberi con una frequenza che sbalordisce noi italici, abituati alla steppa o agli alberini stentati, perlopiù alloctoni, non ci siamo, abbiamo paura degli alberi, scusate lo sfogo,

macchè scuse,hai perfettamente ragione....
tagliare un noce solo perchè perde le foglie sulla grondaia?? assurdo...
piantare n cedro a 2 metri dal muretto e sperare che lui cresca diritto come un cipresso?? assurdo due volte...
purtroppo certe cretinate accadono ancora, e molit poveri alberi devono essere tagliati per motivi futili o per stupidità di chi li ha impiantati: un esempio?? basta guardare i giardini Margherita di Bologna: lungo il primo pezzo di strada,hanno piantato a meno di 2 metri l'uno dall'altro una fila di Platanus ibrida,oggi alti solo 10-12 metri... .. considerando che è la specie più grande di Platano,che supera tranquillamente i 50 metri ed il tronco può diventare a dir poco enorme,fra qualche decina d'anni si ritroverranno:
- il marciapiede completamente distrutto, visto che lo hanno "intelligentemente" costruito tutto intorno ai platani,lasciando fra il marciapiede ed il tronco del platano 30 cm di spazio...senza pensare che il tronco di platano adulto ha un diametro anche di 1,50 metri e più...quindi tutto il marciapiede verrà distrutto solo dalla crescita laterale del tronco.
- la strada tutta distrutta visto che hanno messo i platani non solo dentro il marciapiedi,ma pure attaccati alla strada,senza pensare che un albero di quelle dimensioni e di quelle svariate tonnellate non può certo avere radici verticali per sorreggersi,m a ha un apparato radicale orizzontale vastissimo...quindi le radici romperanno tutta la strada
- si sono scordati che gli alberi hanno i rami....essendo stati piantati a 2 metri di distanza gli uni dagli altri,considerando solo il fatto che potranno quasi toccarsi con il tronco,figuriamoci cosa succederà con i rami,visto che possono essere lunghi oltre 15 metri!
- questa specie di Platani,nonostante la mole immensa, è facilmente attaccabile da malattie..quindi basta che se lo prenda uno che,essendo così vicino,se lo prendono tutti...

sicuramente,fra qualche anno dovranno tagliare parte di queste povere piante,per colpa dell'idiozia di chi ha strutturato il progetto...
per la questione delle punte degli abeti,per farne alberi di natale,la penso come te..infatti ho un bel albero di natale plasticato di 2 metri,ripegato in cantina in uno scatole...cos' non rovino ne tradizione e ambiente..

Danio sono pienamente d'accordo con te.
Correggerei dendrofobia con naturofobia, visto che ormai oltre che degli alberi che perdono le foglie, si ha terrore del ragnetto, della zanzara.... che assurdità.
Esistono dei regolamenti comunali in proposito, ad esempio da noi a Monteveglio il regolamento prevede che no si possono effettuare tagli fi rami o alberi di diametro superiore a 8 cm senza avvisare l'ufficio ambiente del comune ed aver ottenuto il benestare, basterebbe informarsi presso il tuo comune e vedere se questi signori avevano le carte in regola. Magari hanno detto che si trattava di un albero malato che poteva schiantarsi sulla strada.
Mi fa sorridere la storia delle foglie, e a tal proposito ricordo in un libro di Leonardo Buscaglia come lui invece amasse così tanto le foglie autunnali che un giorno parlando con la vicina atterrita da tanto "sporco" nel suo giardino, lui avesse deciso di prendere le foglie dal giardino e metterle in soggiorno!! Con ulteriore orrore della vicina che lo prese definitivamente per pazzo.

Il caso dei Platani vicini vicini fa impallidire...
Gli 8 cm direi che li abbiamo decismente passati, ma la figlia del proprietario della casa verde lavora presso un ente pubblico, avrà fatto passare la domanda in qualche modo...
Naturofobia non sarebbe affatto male, ne avremmo da raccontare!
Non conoscevo Leonardo Buscaglia: un grande!
Grazie della vicinanza virtuale

Siamo tutti con te Danio. Anche qui gli scempi non mancano e ogni volta che sento una motosega mi vengono i brividi. Poi roba senza senso, alberi sanissimi in luoghi lontani da case, strade e tutt'altro... abbattuti o potati fino al tronco nudo forse solo per far guadagnare qualche soldini in più all'appaltatore. Per quanto riguarda le foglie per terra, il mio condominio è l'esempio perfetto. Fuori nel giardino condominiale c'è un bel platano... protetto e finora non hanno trovato una scusa valida abbastanza per girare intorno ai vincoli. Mai un giorno passa senza che qualcuno si lamenta della sua presenza, soprattutto in autunno, figuriamoci! Per ogni foglia che cade, ci sono almeno tre vicine che escono infuriate per eliminarla ancora prima che raggiunga la terra! L'unica soluzione... educazione, nel senso largo. Ma ci vorrà tempo, mooolto ma moooolto tempo .

Scrivo una notizia fresca fresca appena sentita...Sarah..sta un pò a sentire
Il secolo scorso esisteva una lunga strada fra i boschi dell'Appennnino centro-meridionale che collegava più regioni per la transumanza di pecore e mucche....oggi questa strada per una "perdita di tradizione" degli allevatori è stata vinta dalla natura,che ha completamente invaso ( ) la strada con folti boschetti di ginepri,giovani latifoglie e arbusti vari...e fin qui,tutto di positivo...
ma guardando il "bellissimo programma di linea verde" ( che parla esclusivamente di pesca,allevamento ed agricoltura ) sono venuto a sapere che, a partire dall'Abruzzo e poi in seguito nelle Marche e altre regioni, si è deciso di ricreare l'antica strada....con il consenso e i complimenti della comunità europa!
e cosi, mentre intervistavano l'orgoglioso direttore Abruzzese, sullo sfondo tanti tagliagliegna con motoseghe stavano tagliando via il bosco!!!! il tutto per circa 50 metri di diametro ed in futuro...per almeno 600 Km di lunghezza!!!
insomma,elimineranno non sò quanti alberi e km e km di foresta giovane,per riportare ( e chissà se lo faranno poi visto che tradizione non c'è più ) il gregge a pascoli lontani...
e dovevate vedere quante volte hanno parlato di deforestazione,abbattere e tagliare e di quanto il presidente,il giornalista e la comunità europea fosse felice di tutto questo!!! mamma mia.....

Questo post mi è sfuggito prima, scusami . Sapevo dell'esistenza di queste strade della transumanza, i cosiddetti tratturi, che prima collegavano regioni anche distanti, come la Puglia e l'Abruzzo per esempio. Adesso infatti non sono più usati, da una parte perché la transumanza come fenomeno si è molto ristretto, dall'altra perché i pochi che la praticano ancora favoriscono l'autostrada con il bestiame nei camion .
Molti dei tratturi adesso fanno parte dei sentieri di lunga percorrenza, usati da pochi entusiasti del trekking. E questo mi va anche bene, perché continuo a sperare che il tipo di contatto viscerale con la natura che si può vivere solo camminandoci in mezzo (con il dovuto rispetto) possa solo aumentare il livello di sensibilizzazione e consapevolezza delle persone (anche se purtroppo non è assolutamente detto).
Ciò che sconcerta è invece di sentire di stradoni di 50 m tagliati nel cuore della foresta. Onestamente, che i pastori di oggi potrebbero decidere di rimettersi a fare quelli lunghissimi viaggi di un tempo a piedi dietro il gregge mi sembra fantascienza. Con rarissime eccezioni, sono ormai abituati ad un altro ritmo di vita. A quel punto, sarebbe interessante di sapere chi userà i tratturi riaperti e come, perché non credo che nemmeno gli amanti del trekking sarebbero entusiasti di camminare lungo una sorta di "superstrada forestale".
L'unica cosa positiva è che esperienza insegna che difficilmente ci sarà lo stesso impegno nella manutenzione delle strade. Fra qualche anno, cioè quando i finanziamenti finiscono, l'entusiasmo di oggi sarà dimenticato e la natura sarà libera di guarire le sue ferite come solo lei sa fare.
Infine, se non arrivano al punto di stendere asfalto o simile (e vorrei ben sperare!), sarà solo come il corso lasciato da una valanga che apre la foresta ad un nuovo ciclo di vita. Vorrei pensarci così .

scusa l'immenso ritardo,ma l'esame pressava ..
concordo a pieno Sarah..la natura è invincibile,e questo si sà...
per fortuna la "strada naturale" si "limiterebbe" a creare un sentierone di sola erba..nel senso,tirano via alberi e arbusti,lasciando solo il prato...
ma tanto,come hai detto tu,non avrebbero mai tanti fondi ed entusiasmo per poter negli anni taglaire ogni giovane albero e arbusto che tenterà di rinascere,e così a breve la natura richiuderà il buco...
comunque tranquilla,niente asfalto...l'unico scopo oltre la transumanza,più che il trekking,è farsi una galoppata a cavallo,da quanto hanno detto...
mah..vediamo e speriamo