ALLARME MEDUSE!!!!

Sono arrivate le meduse: provengono dalla Spagna e sono state segnalate in Liguria e a largo della Corsica. La loro presenza è in costante crescita: colpa dei cambiamenti climatici? Forse, ma di certo è bene stare attenti!!!
Le meduse sono creature marine molto affascinanti (sarebbe meraviglioso fotografarne qualcuna, di quelle giganti!!!) quanto poco piacevoli al contatto. Esse appartengono al phylum degli cnidari...
Una delle loro caratteristiche è la presenza di cellule urticanti, che si scatenano con il contatto. Secondo l’istituto di scienze marine di Barcellona, questi animali stanno diventando sempre più numerosi e aggressivi a causa dello spopolamento delle acque del Mediterraneo: la pesca indiscriminata sta provocando l’impoverimento del patrimonio ittico e venendo a mancare i pesci, loro predatori naturali, le meduse proliferano. Anche i mutamenti climatici e l’inquinamento hanno contribuito all’invasione di questi animali marini.
Le meduse che vivono nei nostri mari però non sono pericolose come quelle australiane, capaci di causare shock anafilattico, arresto respiratorio e aritmie cardiache. Tuttavia il contatto con una medusa è doloroso e spiacevole..
Le meduse aggrediscono la pelle dell’uomo tramite i loro tentacoli,che possiedono delle cellule dette cnidociti che estroflettono dei filamenti urticanti detti cnidae (che liberano sostanze tossiche). Quest'ultime possono essere di diverso tipo. Es:nematocisti.
In un primo momento le persone colpite, avvertono nella zona, un dolore simile a una bruciatura,e in secondo tempo prurito.
Il contatto con una sola medusa causa danni lievi e limitati alla zona del corpo colpita, ma la prima raccomandazione è uscire subito dall’acqua.
Secondo gli esperti, l’intervento più utile consiste nello sciacquare con abbondante acqua marina la parte colpita e applicare acqua il più calda possibile fino a che il dolore non è diminuito. Se sono rimaste attaccate sulla pelle, parti della medusa, queste vanno rimosse delicatamente con un composto di acqua di mare e bicarbonato, da applicare per cinque minuti. In caso di forte dolore si può ricorrere all’uso di analgesici. Nei giorni seguenti all’attacco, per evitare ulteriori infezioni, si può applicare una crema antibiotica. Non bisogna, invece, applicare alcol che libera le tossine, o ammoniaca che fa aumentare il rossore, mentre è importante sapere che le creme cortisoniche o antistaminiche non sono efficaci. Nel caso in cui la persona sia finita in un branco di meduse o se presenta una particolare ipersensibilità, il consiglio è chiamare il 118,che è meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quindi se andate in vacanza da quelle parti, state attenti!!!

ne parlavamo proprio ieri io e Salva....il sovrannumero di meduse è dovuto alla pesca eccessiva dei loro predatori.. .....si potrebbe creare uno squlibrio...ciò che a me interessa non è tanto la paura di incontrarle ( anzi,non ne vedo una da anni e anni ) ma che il loro numero eccessivo possa causare un danno ecologico oppure un intervento umano che creerebbe ancora più caos..visto che per stermiare una specie,spesso l'uomo finisce per ucciderne altre 100!

La mia misantropia essendo più del solito vicino la superficie in questo periodo, l'idea che la paura delle meduse potrebbe tenere lontano dal mare anche un piccolo percentuale della folla di cremasolaredipendenti che ora massacrano le spiagge ogni estate mi riempie di gioia !! Invece gli squilibri che hanno causato l'affollamento (di meduse, non di spiaggisti ) mi rendono molto meno allegra e non posso che condividere le preoccupazioni di Andrea.
E' una situazione che si ripete all'infinito... modificano le condizioni di contorno, introducendo squilibri e soprattutto rubando sempre più spazio agli altri abitanti della terra. Poi si mettono a piangere all'esito "scomodo" che ne risulta. Intervenire con saggezza (e quando mai?) potrebbe aiutare a rimediare il danno nel breve termine, ma senza allo stesso tempo curare anche le cause degli squilibri, come possono sognare una soluzione duratura?

Grazie Rosa per l'incipit sulle meduse, questo mi dà occasione per un piacevole ricordo che ha per protagonista proprio qualcuna di queste incantevoli creature.
Come raccontavo ad Andrea, molti anni fa, una trentina, nell'allora azzurrissimo mare di Capri, proprio sotto i faraglioni, ebbi occasione di incontrare alcune meduse di piccole dimensioni, di colore viola e dai lunghi filamenti urticanti. Trovarsi con la maschera in un'acqua adamantina, che permetteva una visuale strabiliante, con gli azzurri che man mano viravano al blu sempre più scuro delle profondità, fu un'esperienza unica, e restai incantato da questo spettacolo di danza estremamente elegante che si svolgeva tutta intorno a me. I lunghi filamenti mi lasciarono qualche segno dolorante sul torace e le gambe, ma la scena mi rimarrà per sempre come una delle cose più belle osservate in acqua.
Un'ultima osservazione sulle sostanze urticanti: è consigliabile NON lavarsi con acqua dolce, perchè contribuisce a far esplodere per osmosi i cnidociti. Sul valore dell'applicazione del calore, tramite un ciottolo caldo o sabbia, mi lascia perplesso, perchè mentre è certo che alcuni veleni (come quello della tracina, ad esempio) sono termolabili, non sonon sicuro altrettanto per le sostanze urticanti. un interessante campo da esplorare.

Le tue parole hanno qualcosa di onirica. E' uno dei miei sogni di poter entrare in contatto diretto con il mondo sotto il pelo dell'acqua, che sia dolce, che sia salato. Il tempo stringe, ma non è detto che non ci riuscirò.

si...è sempre colpa dell'uomo che modifica i vari ecosistemi...bisogna istituire delle regole per i pescatori in modo che non saccheggino più il mare!!!condivido le parole di Sara..Sarebbe meraviglioso vederle, magari con una muta (per evitare dolori)!!!!!