Conferenze & Co.

Allego qui il volantino di una conferenza che si terrà giovedì alle 19 su sperimentazione animale e umana: aspetti etici e scientifici. Potrebbe essere interessante.

Lo metto qui così si vede meglio:



Per noi che stiamo studiando fisiologia in questo periodo, potrebbe essere....illuminante!

Qui
Avviso di Seminario (6 novembre 2009): LA GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Grazie Desy, a quello del 6 riesco ad andarci, per quello di stasera non riesco, ho Alessio febbricitante e Carmen torna tardi..

Bene....ma ho l'impressione che sia simile a quello già seguito il 16 e 17 su "consiglio" del prof. Venturini.... no??!! Io stasera ho provato ad andarci ma non ho trovato il posto ed ero pure in super ritardo.... insomma come si dice da me......: descantabauchi.....

Qualche relatore è lo stesso, però si parla anche del parco di monte sole e del delta del Po, che nell'altro convegno non erano menzionati.
Considerando che il "vostro" lavoro futuro potrebbe proprio essere in un parco o un'area protetta, cercare di saperne di più mi sembra comunque un'ottima cosa. Inoltre è il modo di conoscere l'Unione Bolognese Naturalisti, antica società fondata da Alessandro Ghigi.

Ed invece il seminario è stato molto interessante, anche se è terminato tardissimo, con un'ora e mezza di ritardo rispetto all'orario preventivato, ma ne valeva la pena. Dopo la presentazione del prof. Zaccanti (a proposito, nel pubblico erano presenti una gran quantità di nostri prof.), è stata òla volta delle relazioni dei vari direttori dei parchi.
Debbo dire che l'intervento del dott. Rossi, direttore del parco di Monte Sole è stato di particolare spessore, ha centrato pienamente l'eargomento parlando della gestione di un parco, con tutti i lati positivi e negativi connessi, con le difficoltà nel far convergere gli interessi di agricoltori, cacciatori, popolazione residente nel perimetro, enti vari, a partire dalla regione per arrivare alla provincia e ai comuni, la Forestale, ed una infinità di altri portatori d'interesse che non sembrano neanche immaginabili. Si è parlato di controllo delle popolazioni di ungulati, delle progettualità in atto, insomma, una bella palestra di ardimento per chi dovrà in futuro avere a che fare con realtà del genere. Mi spiace che non ci fosse nessuno dei "nostri", a parte io e Giorgia.
Anche la accorata relazione del direttore del parco dei gessi Romagnoli (Costa) ha trattato dela diffidenza del mondo agricolo, e di come abbiano scelto di farli essere addirittura in maggioranza nel comitato esecutivo del parco, con tre consiglieri su cinque. A tale proposito ho chiesto a Rossi se non riteneva che potesse esserci conflitto di interessi tra imprenditori agricoli "consiglieri" che magari deliberavano su distribuzione di fondi o benefici a loro stessi. Mi ha spiegato che nel loro caso gli agricoltori sono presenti in quanto rappresentanti di un consorzio, e non quindi a titolo personale, mah! Non sono per niente convinto.
Sempre Rossi ha avanzato lap roposta di creare un circolo virtuoso nella gestione faunistica delle popolazioni di ungulati (cinghiali sopratutto), prevedendo addirittura un impianto di trattamento delle carni con produzione di salumi da far vendere agli agricoltori della zona. Il ragionamento non faceva una piega, ma mi venivano i brividi....
Una frase in particolare, detta molto ma molto seriamente, mi ha fatto riflettere, suonava più o meno così:

Se si crede di poter gestire un parco, una riserva, con le proprie sole idee, senza scendere a compromessi con gli altri interessi (agricoltori, cacciatori, enti vari), è solo fatica sprecata, e non si arriva da nessuna parte.

Anche Costa lamentava il fatto che il suo nuovissimo parco viene fuori da un periodo lungo di boicottaggi, cartelli didattici distrutti, sentieri rovinati, ed altre amenità del genere. Non è un lavoro semplice, e le forze economiche in campo sono molto agguerrite.
Ecco, il succo del seminario è stato secondo me proprio questo, cercare di far capire ad una platea di persone interessate alla gestione "attuale o futura" di un'area protetta, quali problematiche vanno affrontate ed in che modo.
E' stato molto diverso rispetto al convegno del mese scorso ai gessi.
Rinnovo l'invito ai "giovani" a partecipare a questi momenti di confronto, che possono risultare molto più formativi di un mese di lezioni in aula.
Il tempo è passato velocemente ed il direttore del parco del delta del Po non ha fatto che una velocissima presentazione delle specificità dell'area deltizia, invitando però la platea ad organizzare una escursione nel suo parco, dove ci farà da guida, un'occasione da non perdere, con l'Associazione Bolognese Naturalisti.
Ecco un paio di foto scattate al volo al mitico Zaccanti:

Citazione :

Se si crede di poter gestire un parco, una riserva, con le proprie sole idee, senza scendere a compromessi con gli altri interessi (agricoltori, cacciatori, enti vari), è solo fatica sprecata, e non si arriva da nessuna parte.

Se si aggiunge qualche categoria in più (gestori di stabilimenti balneari, albergatori, operatori turistici in generale... e anche pescatori, sia "sportivi", sia professionisti), in questo periodo di contatto istituzionale più stretto del solito, questo è il messaggio che sento forte e chiaro da tutte le parti.
In un testo che ho tradotto di recente per un parco naturale (notate quella parola per favore), sono stata sconcertata di scoprire che 95% del contenuto parlava direttamente o indirettamente del "fattore uomo", passato, presente e futuro. Una sezione che parlava di una manifestazione in favore della fauna ittica del fiume che caratterizza questa zona offriva (va per sé, no?): dimostrazioni "didattiche" di tecniche antiche di pesca, una lezione su come preparare e cucinare i malcapitati ittiopsidi una volta pescati, un seminario sui pesci del fiume come motore di sviluppo per la popolazione locale e per concludere (non potrebbe mancare), assaggi e cena con piatti tipici... ovviamente, a base di pesce. E' quello che volete? Benissimo, ma avete almeno l'onestà intellettuale di cambiare il nome... Parco della cultura fluviale? Parco dei mestieri antichi? OK, ci siamo, e la natura fa la sua parte come elegante contorno plasmabile, vendibile e esportabile nella realtà circostante con tante di etichette "eco...".
Insomma, è un messaggio che francamente mi angoscia. Osservo (e nessuno lo nega) che basta lanciare nel discorso le parole magiche: "sviluppo socio-economico" e non c'è più vincolo che regge. Io invece nutro la convinzione trasgressiva che un'area protetta istituita per proteggere la natura dovrebbe proteggere la natura. Una posizione ingenua che in altre sedi mi ha guadagnato una riputazione per fondamentalismo. Sarà, ma francamente non vedo alternativa, almeno nel breve termine.
Si può parlare di convivenza sostenibile in zone abbastanza ampie di evitare situazioni di conflitto e competizione dirette fra gli interessi (economici) degli uomini e quelli (di sopravvivenza) degli altri abitanti della nostra Terra. Mi vengono in mente, rimanendo in ambito Naturalmente, il Casentino e la Majella, senz'altro non paradisi, ma con ampie zone poco sfruttabili e con una densità di popolazione abbastanza bassa di rendere valido un discorso di "zonazzione".
Ma in altre zone più appetibili, ieri e oggi, siamo semplicemente in troppi. Punto. Parlo soprattutto degli ambienti del litorale, le zone umide e fluviali... ma anche quelli planiziali, sia costieri, sia dell'entroterra. E mentre scrivo sto cercando di pensare ad almeno un residuo di bosco planiziale di dimensioni consistenti sopravvissuto. Non mi viene in mente nulla.
Il sogno sarebbe un mondo dove l'uomo convive con la natura in rispetto e armonia. Sono convinta che è possibile. Ma prima bisogna fare una virata decisa nella scala di valori non di un élite di pochi (fra quali, noi Naturalmente), ma delle grande masse. Non ci siamo.
Qui sul litorale romano siamo arrivati a parlare non della salvaguardia naturalistica dei nostri pochi frammenti di natura sopravvissuta, ma di una salvaguardia museale che conserve esempi di paesaggi e ambienti storici in rischio di estinzione a livello locale, ma non solo. Abbiamo trovato questo approccio il modo più efficace di arrivare al cuore della gente, attraverso la storia della propria specie, preservando il contesto naturale in quale i loro antenati avrebbero vissuto e agito. Un tipo di "archeologia naturalistica". Non mi rallegra.

Salvatore Caiazzo ha scritto:

Il tempo è passato velocemente ed il direttore del parco del delta del Po non ha fatto che una velocissima presentazione delle specificità dell'area deltizia, invitando però la platea ad organizzare una escursione nel suo parco, dove ci farà da guida, un'occasione da non perdere, con l'Associazione Bolognese Naturalisti.

In quell'occasione dovreste invitarmi !


Roberto

Ma certo, Roberto!
Sono convinto che potremmo trarne soltanto grandi insegnamenti con la tua presenza e con la conoscenza che hai dei luoghi e, sicuramente, dei "dietro le quinte" cui avrai dovizia di particolari.
Penso anche che i parchi, per quanto piangano miseria continuamente, in realtà sono dei poderosi distributori di fondi, e andrebbe loro dedicata maggiore attenzione da parte di chi, come noi, vorremmo proteggere sopratutto, nei parchi, la natura, e non tutto il resto.
Mi viene in mente un discorso che avevo fatto a dei conoscenti, circa il parco di Monteveglio, nel cui consiglio si ventilava l'ipotesi di una mia partecipazione, in quell'occasione dissi che avrei voluto essere la voce di chi non aveva voce, delle piante, dei licheni, degli animali, dei funghi, tutti, purtroppo, senza diritto di voto......... il consiglio è stato eletto, ed io ne sono fuori...................

QUI c'è il link di una mostra dal titolo "la natura dentro e fuori" l'inaugurazione è il 9 gennaio (poi sarà aperta al pubblico fino a febbraio)!! Sembra interessante!!

Si, interessante, è organizzata dall' UBN (Unione Bolognese Naturalisti), di cui vi allego il nuovo consiglio direttivo per il biennio 2010-2011

Cari soci.
ho il piacere di comunicarVi i risultati delle elezioni del 13 dicembre 2009.
Il nuovo Consiglio Direttivo dell'Unione Bolognese Naturalisti (per il biennio 2010-2011) è così composto:

PRESIDENTE:
Laurita Boni

CONSIGLIERI:
Roberto Barbieri
Salvatore Caiazzo
Rosanna Falconi
Annalisa Filippi
Guido Gardini
Antonella Iacoviello
Marino Marchello
Giovanna Pezzi
Francesco Zaccanti
Anna Letizia Zanotti

Colgo l'occasione per formularVi i miei più cordiali auguri di liete Feste

Anna Letizia Zanotti

Mah, il secondo mi pare di conoscerlo....
Bravissimo Salvatore, con te ci sarà una sferzata di freschezza nel consiglio!!
Tienici aggiornati!!

Ehm, lo ammetto, ho peccato di protagonismo, mi copro la fronte di cenere e faccio penitenza...

Macchè peccato di protagonismo...ce lo DOVEVI dire!! E penso di parlare a nome di tutti dicendo che siamo felicissimi per te!!
comunque come penitenza altro che cenere: 20 flessioni e un ora di chimica organica!! ah ah ah

Complimentissimi , l'UBN è una meritoria istituzione volontaristica che pubblica anche una bellissima rivista. Ci raccomandiamo tutti, anche se io sono tranquillo e ben felice della tua presenza !

Roberto


PS: Spero che col tuo arrivo "Natura e Montagna" cominci ad informatizzarsi un po', non dico mettendo i PDF degli articoli open access (sarebbe come far partecipare alle olimpiadi un 80enne ), ma almeno con qualche notizia in rete (prova a cercarla adesso ).

Eh, si Roberto, è una delle prime cose accennate già in sede di assemblea, abbiamo molte idee innovative, speriamo di riuscire a rendere permeabile il tessuto.... ovviamente con l'aiiuto di tutti, mi piacerebbe che si creasse anche un dialogo vivo e vivace con gli iscritti, conto di iniziare molto presto....

Ne abbiamo già parlato, ma ti rifaccio i miei complimenti qui . Sono convinta che essendoci arrivato da una direzione molto diversa (immagino), riuscirai a contribuire qualcosa di preziosa e insolita. Conoscendoci, so che la tua presenza sarà una forza innovativa e di grande energia e seguirò l'evoluzione con grande interesse.

E vai! Grande Salva! Consigliere insieme al buon vecchio Zaccanti e a Barbiers!

Indegnamente, indegnamente...

Salvatore mi ricordi dell'inaugurazione il nove?!! scherzo naturalmente...ho preso l'agenda nuova... hi hi
Tu ci sei il nove?? chi viene??

Purtroppo a quell'ora accompagno Alessio ad un torneo di scacchi, se riesco a fare una scappata....

Scacchi?? Dimmi che è a borgonuovo!!

No, sigh, a Bologna...

oramai Alessio ha un cervello così grande che gli scappa fuori dalle orecchie!